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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi 2010-01-04

Dubai inaugura il grattacielo più alto del mondo per esorcizzare la crisi

Il bagliore sarà visibile a più di cento chilometri di distanza quando una imponente colonna di fuoco, alta più di 800 metri, illuminerà a giorno il cielo di Dubai.

In quel preciso istante il Burj Dubai, il grattacielo più alto del mondo e nuovo simbolo dell'emirato, comincerà ufficialmente la sua avventura. Sua altezza Mohammed bin Rashid Al Maktoum, emiro di Dubai, alle prese con la crisi finanziaria più disastrosa da quando impugna le redini dell'emirato, ha voluto far coincidere l'inaugurazione del grattacielo con il quarto anniversario della sua ascesa al trono.

E così lunedì 4 gennaio Dubai inanellerà il suo nuovo record dopo quello dell'isola artificiale più grande del mondo, della città con il tasso di crescita più veloce, del mall più gigantesco che si sia mai visto e dei progetti più faraonici della storia contemporanea.

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

40° Anniversario - SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

Internet, l'informatore, ll Giornalista, la stampa, la TV, la Radio, devono innanzi tutto informare correttamente sul Pensiero dell'Intervistato, Avvenimento, Fatto, pena la decadenza dal Diritto e Libertà di Testimoniare.. Poi si deve esprimere separatamente e distintamente il proprio personale giudizio..

 

Il Mio Pensiero:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA TOP TEN DEI GRATTACIELI: ASIA BATTE USA

I dieci "skyscraper" più alti del pianeta a confronto. La graduatoria include edifici in avanzato stadio di costruzione, come le torri di Nanjing e di Guangzhou, Cina, che saranno completate nel 2010. Pronto da ottobre 2009, il Burj Dubai frantuma tutti i record precedenti, spezzando l'egemonia dell'Estremo Oriente, targata soprattutto Cina. Scomparsi quasi del tutto dal vertice gli storici grattaceli Usa. Nella top ten resiste solo la Willis (o Sears) Tower di Chicago, già edificio più alto del mondo, ma in settima posizione. Il mitico Empire State Building di New York è quattordicesimo. La più alta delle Twin Towers, rase al suolo nel tragico 11 settembre 2001, occuperebbe la decima posizione, con 417 metri, due in più della "sorella". La classifica considera solo edifici abitati, escludendo antenne radio e torri per le comunicazioni.

10°

Grattacielo

Burj Dubai

Taipei 101

Shanghai World Financial center

Petronas Tower 1

Petronas Tower 2

Nanjing Greenland Financial Center**

Willis Tower

Guangzhou West Tower**

Jin Mao Tower

Two International Finance Centre

Città

Dubai

Taipei

Shanghai

Kuala Lumpur

Kuala Lumpur

Nanjing

Chicago

Guangzhou

Shanghai

Hong Kong

Metri

818 m

509 m

492 m

452 m

452 m

450 m

442 m

438 m

421 m

415 m

Piani

162

101

101

88

88

66

108

103

88

88

Anno

2010

2004

2008

1998

1998

2010**

1974

2010**

1999

2003

** in costruzione

AVVENIRE

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.avvenire.it

2010-01-05

 

5 Gennaio 2010

RECESSIONE E PRIMATI

Il grattacielo di Dubai

vuole superare la crisi

Stretta nella morsa di una crisi economica senza precedenti, in un momento in cui il prezzo degli immobili è sceso del 50% e minaccia di scendere di altri trenta punti nei prossimi mesi e con una delle borse più instabili al mondo, Dubai ha inaugurato ieri, in pompa magna e facendo buon viso a cattivo gioco, l’edificio più alto del mondo. Svettando a 828 metri, il Burj Khalifa – nome in onore dello sceicco di Abu Dhabi, l’uomo che ha salvato Dubai dalla bancarotta – batte ogni record di altezza superando abbondantemente quello detenuto fino a ieri dal Taipei 101 di Taiwan, che misura 508 metri. Agli occhi del mondo questo edificio, costato oltre 4 miliardi di dollari, potrebbe apparire come un atto di alterigia e superbia. Ciò che giustifica la sua grandiosità, confermano infatti gli esperti, non sono tanto la scarsità di spazio per costruire e la densità urbana, ma il desiderio generale di possedere un’icona che simboleggi le ambizioni di Dubai.

Davanti a questo missile statico nel ciel sereno di Dubai è infatti impossibile non subire soggezione. Quasi un chilometro di maestosità verso l’alto incastonata in 26mila pannelli di vetro, il Burj Khalifa ha 160 piani e una superficie di oltre 500mila metri quadri destinati a uffici e appartamenti. La costruzione di questo edificio che vanta aria più fresca e fina ai terrazzi dei piani superiori rispetto a quella afosa del piano terra, è cominciata nel 2004 al culmine del boom economico. L’edificio ospita il piano abitabile, l’ascensore e l’osservatorio più alti del mondo. Nei prossimi mesi saranno ultimate anche la più alta moschea e piscine al mondo, posizionate al 158esimo e 76esimo piano rispettivamente. L’edificio ospiterà anche un hotel di lusso che porta il logo di Giorgio Armani.

La società udinese Interna ha fornito tutti gli arredi per l’albergo e arredi per ufficio e zone comuni e vip per conto della società Samsung. Nonostante non sia stato completato, l’edificio è stato inaugurato ieri dal leader di Dubai, lo sceicco Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum durante una cerimonia alla quale hanno partecipato 60mila invitati che dal 124esimo piano hanno potuto ammirare il panorama fino a ottanta chilometri di distanza. Se Dubai voleva farsi notare, insomma, ora c’è senz’altro riuscita ma le preoccupazioni economiche aggravate dai forti debiti e da sempre meno investimenti in un mercato in discesa a picco, stanno senza ombra di dubbio offuscando la gloria di questo momento. "Il nostro timore – spiega David Butter, direttore regionale del Middle East and North Africa alla Economist Intelligence Unit – è che l’evento di oggi segni l’inizio del secondo collasso finanziario.

Il primo fu nel novembre del 2008, due mesi dopo il crollo di Lehman Brothers, quando Dubai spese 24 milioni di dollari per la cerimonia di apertura dell’Atlantis Hotel, il primo albergo al mondo di sette stelle, un evento che sottolineò più che altro un gusto per la stravaganza e non quietò le ansie che la crisi non fosse affrontata seriamente". Per Saud Masud, capo ricercatore di Ubs, l’era delle stravaganze e delle grandi spese è finita. "L’epoca dei progetti mega è arrivata al tramonto per Dubai. Ora è giunto il momento di rimboccarsi le maniche, cercare di razionalizzare le risorse e di ricostruire l’economia in un modo o nell’altro". Solo lo scorso 25 novembre Dubai ha spedito scosse ai mercati globali chiedendo un congelamento su miliardi di dollari di debiti legati all’azienda di stato Dubai World e a Limitless e Nakheel, i due costruttori delle isole a forma di palma che sono diventate il simbolo della grandiosità di Dubai cambiando addirittura l’aspetto geografico della zona.

Eppure per Mohamed Alabbar, presidente di Emaar, la più grande compagnia di costruzioni del mondo arabo che si è occupata della realizzazione del megaprogetto Burj Khalifa, il motivo per cui Dubai si sbizzarrisce in questo settore è "per migliorare la qualità della vita e portare un sorriso sul volto della gente. Le crisi vengono e vanno ma gli edifici restano, dobbiamo avere fede e ottimismo".

Elisabetta Del Soldato

 

 

CORRIERE della SERA

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http://www.corriere.it

2010-01-04

 

 

 

REPUBBLICA

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http://www.repubblica.it

2010-01-04

Inaugurata la torre da 800 metri e 160 piani. E' l'edificio più alto del pianeta, surclassata Taipei

All'interno il primo Hotel Armani. Una cerimonia di lusso ma senza dimenticare la crisi finanziaria

Svelato il Burj, grattacielo dei record

Dubai in festa, domani si riparla di conti

Svelato il Burj, grattacielo dei record Dubai in festa, domani si riparla di conti

Il Burj Dubai

*

Multimedia

* Il nuovo colosso

* I più alti a confronto

DUBAI - Ottocentoventotto metri di cemento, acciaio e vetro. Con la sorpresa finale, i 10 metri extra. A Dubai, per la loro torre che frantuma tutti i precedenti record delle costruzioni umane più alte mai edificate, hanno voluto fare le cose in grande. E in occasione dell'inaugurazione è stata finalmente svelata la cifra definitiva, la "statura" ufficiale del grattacielo da 160 piani che da oggi - ma fisicamente dal 2007 - è il più elevato del globo. Un valore sino ad oggi volutamente celato dietro un generico "oltre 800 metri", che stime non ufficiali avevano quantificato in 818. Fino all'annuncio.

Il Burj, "torre" in arabo, si presenta finalmente, dopo 5 anni di lavori. Gestazione lenta, almeno rispetto agli standard dell'Estremo oriente, complicata ulteriormente crisi che ha investito l'emirato negli ultimi mesi. E proprio ora che l'opulenza è, almeno in parte e temporaneamente, venuta meno, la torre, da sempre massimo simbolo di opulenza e potenza, è lì, dimostrare il contrario. O almeno a provarci.

Centosessanta piani, un'altezza che surclassa di oltre 300 metri il precedente primato, la torre Taipei 101 di Taiwan, a quota 501. Presentati al mondo intero con cerimonia di gran lusso, a voler appunto scacciare i fantasmi della bolla finanziaria, esplosa a fine novembre e tutt'altro che superata. Ma lo spettro è tutt'altro che svanito. Tanto che il sovrano dell'emirato, lo sceicco Mohammad ben Rached Al-Maktoum, nel breve discorso inaugurale, ha ufficialmente ribattezzato l'edificio: non più Burj Dubai, ma "Burj Khalifa". Il riferimento è al sovrano di Abu Dhabi, Khalifa ben Zayed Al-Nahyane, capo di stato degli Emirati Arabi Uniti, di cui anche Dubai fa parte. Nello scorso dicembre, con il colosso edilizio Nakheem, famoso per aver costruito l'enorme isola galleggiante di Dubai, sull'orlo della bancarottà, il principato vicino è intervenuto con un finanziamento a sorpresa da 10 miliardi di dollari (7 miliardi di euro).

Al-Maktoum non poteva dimenticare. "Gli Emirati arabi uniti realizzano oggi il più alto edificio mai costruito della mano dell'uomo - ha detto il sovrano di Dubai -. E questa grande realizzazione merita di portare il nome di un grande uomo. Inauguro oggi il Burj Khalifa". Nel contempo paracadutisti toccavano terra con indosso i colori degli Emirati Arabi Uniti - rosso, verde, nero e bianco - mentre un ritratto gigante dello sceicco Khalifa prendeva forma su un muro di cinta.

Tornando all'avveniristico grattacielo, consta di una torre ("burj", appunto, in arabo) centrale ovale, circondata da strutture minori, che ne replicano l'aspetto, per diminuire la resistenza al vento. La sua costruzione ha richiesto l'impiego di 12mila lavoratori, la superficie totale è di 344mila metri quadrati. Il Burj sarà visibile da oltre 90 km. Dal basso e da lontano, in uno skyline dove i grattacieli non mancano, la sua mole è impressionante come l'ombra che proietta, nelle ore crepuscolari, sull'area sottostante.

Dei 160 piani, 49 saranno destinati ad uffici e 61 ad appartamenti: in totale sono previsti 1.100 appartamenti. Il grattacielo è dotato di 58 ascensori che viaggiano ad una velocità record di 10 metri al secondo. Al 124mo piano, una balconata panoramica aperta al pubblico offrirà vedute della città a 360 gradi. I primi 45 piani del Burj sono occupati dal primo Hotel Armani, curato dallo stilista italiano in collaborazione con la Emaar, la società costruttrice dell'edificio. L'albergo inaugurerà il 18 marzo e beneficia di arredi interamente made in Italy, forniti dalla friulana Interna L'azienda di Bavagnacco (UD) ha arredato anche alcuni degli uffici del Burj, quelli del gigante coreano dell'elettronica Samsung, per un valore totale di 10 milioni.

(4 gennaio 2010)

Da BIBLUS-NET

Di ACCA

http://www.acca.it/Default.aspx?TabId=80&ItemId=1196&view=Details

Inaugurato a DUBAI il grattacielo più alto del mondo: on line le spettacolari immagini

07/01/2010

Con una spettacolare cerimonia trasmessa dalle televisioni di tutto il mondo il grattacielo più alto del pianeta è stato inaugurato il 4 gennaio 2010.

828 metri di altezza: questa l’altezza ufficiale del grattacielo più alto del mondo, il "Burj Khalifa", che surclassa il precedente record, detenuto dal Taipei 101 con 509 metri.

Il nome dell’edificio, noto da anni come Burj Dubai (‘palazzo Dubai’), è stato cambiato all’ultimo in ‘Burj Khalifa’ (Khalifa bin Zayed Al Nayan è il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, e sceicco di Abu Dhabi).

Una manifestazione di amicizia e riconoscenza per il salvataggio della empasse di Dubai World, risolta (all’ultimo minuto) con un prestito di 10 miliardi di dollari, arrivato a Dubai da Abu Dhabi.

Alla realizzazione dell’imponente costruzione hanno lavorato simultaneamente fino a 12.000 operai e tecnici, spesso giorno e notte.

Nelle 4 estati le squadre effettuavano le lavorazioni ruotando sulla pianta dello scheletro dell’edificio, seguendone l'ombra per riuscire almeno a evitare l'esposizione diretta al sole tropicale, che scaldava l’aria a 45 gradi.

Tutti i "numeri" del "Burj Khalifa":

* 828 metri di altezza

* 160 piani

* 344.000 m2 di superficie

* 4,1 miliardi di dollari spesi

*

visibile da 95 kM di distanzA

* la più alta terrazza del mondo, al 124° piano

* 49 piani dedicati agli uffici

* 57 ascensori installati

* 1.044 appartamenti costruiti all'interno del grattacielo

* 3.000 posti auto nel parcheggio sotterraneo

* 31.400 tonnellate di acciaio utilizzate

* 28.261 pannelli di vetro utilizzati per il rivestimento esterno

* 12.000 uomini impiegati ogni giorno per costruire il grattacielo nei periodi di lavoro più intenso

 

 

 

 

 

L'UNITA'

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2010-01-04

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2010-01-04

Dubai inaugura il grattacielo più alto del mondoper esorcizzare la crisi 2010-01-04

di Angelo Mincuzzi

3 gennaio 2010

(foto Epa)

VIDEO / Burj Dubai, le prime immagini

GALLERY / Apre il grattacielo dei record

GALLERY / I giganti della terra

Tutti i numeri del Burj Dubai

E nella torre debutta il super hotel Armani: un "angelo custode" per ogni cliente

"Dai nostri archivi"

La crisi di Dubai World Tremano le banche europee

Tutti i numeri della torre dei record

E nella torre debutta il super hotel Armani: un "angelo custode" per ogni cliente

L'edificio più alto del mondo e il debutto carico di dubbi

Abu Dhabi soccorre Dubai Salvati due giganti dei mutui

Il bagliore sarà visibile a più di cento chilometri di distanza quando una imponente colonna di fuoco, alta più di 800 metri, illuminerà a giorno il cielo di Dubai. In quel preciso istante il Burj Dubai, il grattacielo più alto del mondo e nuovo simbolo dell'emirato, comincerà ufficialmente la sua avventura. Sua altezza Mohammed bin Rashid Al Maktoum, emiro di Dubai, alle prese con la crisi finanziaria più disastrosa da quando impugna le redini dell'emirato, ha voluto far coincidere l'inaugurazione del grattacielo con il quarto anniversario della sua ascesa al trono. E così lunedì 4 gennaio Dubai inanellerà il suo nuovo record dopo quello dell'isola artificiale più grande del mondo, della città con il tasso di crescita più veloce, del mall più gigantesco che si sia mai visto e dei progetti più faraonici della storia contemporanea.

L'evento sarà ripreso in diretta tv e sarà visibile a una platea di due miliardi di telespettatori in tutto il mondo. Quattrocento i giornalisti accreditati, mille gli uomini della sicurezza coinvolti e seimila gli invitati ai festeggiamenti, con la solita presenza di autorità, vip e star del cinema e della musica. Tutto il meglio dello spettacolo pur di far dimenticare la massa di 100 miliardi di dollari debiti sui quali Dubai ha costruito la sua skyline.

Imbottito di fuochi articiali, accesi nel momento clou dell'inaugurazione, il Burj Dubai entrerà nel guinness dei primati. La società che lo ha costruito, la Emaar, il più grande developer del mondo controllato dall'emiro, ha chiuso nel più stretto segreto il dato sulla vera altezza del grattacielo. Il numero sarà svelato solo durante la cerimonia, ma ufficiosamente si parla di 818 metri di altezza, oltre 300 in più rispetto alla Taipei 101 Tower costruita a Taiwan.

Ma quella di lunedì non sarà soltanto una semplice cerimonia. Il grattacielo che sfida la legge di gravità è il simbolo al quale lo sceicco Al Maktoum si aggrappa per rilanciare l'emirato dopo il terremoto innescato alla fine di novembre dalla confessione shock dell'insolvenza di uno dei suoi gioielli migliori, la holding Dubai World. E dai primi segnali, il Burj Dubai sembra cominciare a diffondere un effetto taumaturgico. Tanto che domenica la Borsa di Dubai, nella prima seduta del nuovo anno, ha guadagnato il 2,2%. Un rialzo così consistente non lo vedeva dallo scorso 17 dicembre. Il titolo della Emaar è addirittura schizzato del 4,7%, il risultato migliore dalla fine di novembre. Emaar ha costruito il Burj Dubai, e il Burj Dubai ringrazia la sua creatrice facendola salire in Borsa.

Nell'emirato si spera che questa spirale positiva possa continuare anche nei prossimi giorni, invertendo l'umore negativo che da più di un mese avvolge l'emirato. I colloqui tra Dubai World e i suoi creditori continuano. Sono lunghi, faticosi ed estenuanti, ma alla fine un accordo verrà trovato per il bene di tutti. E ora Al Maktoum spera che la nuova attrazione di Dubai muti definitivamente questo clima. L'investimento per la costruzione dell'area dove sorge il Burj Dubai è colossale: 20 miliardi di dollari. Circa 4,1 miliardi sono stati impiegati solo per realizzare il grattacielo più alto del mondo, la cui costruzione ha richiesto cinque anni, tre mesi e quindici giorni, e l'impiego di 12mila operai al giorno: una massa di persone pari a quella di un paese utilizzato per una sola torre.

Il grattacielo delle meraviglie servirà anche da attrazione per attirare i turisti che non hanno mai smesso di arrivare a Dubai sempre a caccia di nuove emozioni. Certamente Al Maktoum vuole che lo spettacolo faccia parlare. Nonostante la marea di debiti e i 25 miliardi di dollari di aiuti ricevuti dai cugini-rivali di Abu Dhabi, l'emiro non ha badato a spese per la cerimonia inaugurale. E così, quando i diecimila fuochi artificiali si accenderanno lungo tutta l'altezza del Burj Dubai, avrà ottenuto ciò che più desidera: dimostrare al mondo che Dubai è più viva che mai.

3 gennaio 2010

 

 

 

Tutti i numeri della torre dei record

di Angelo Mincuzzi

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3 gennaio 2010

"Dai nostri archivi"

Dubai inaugura il grattacielo più alto del mondo per esorcizzare la crisi

E nella torre debutta il super hotel Armani: un "angelo custode" per ogni cliente

L'edificio più alto del mondo e il debutto carico di dubbi

A Dubai un grattacielo a forma di iPod

I giganti e le città: i grattacieli più alti del mondo

Resterà la torre dei record per almeno cinque o dieci anni. Nessun altro grattacielo supererà in altezza il Burj Dubai, con i suoi oltre 800 metri. Almeno per i prossimi anni. L'unico serio concorrente è quello che la Emaar ha in progetto di costruire a Jeddah, in Arabia Saudita: la Kingdom Tower sarà alta un chilometro e un metro, primo grattacielo al mondo a infrangere la soglia psicologica dei mille metri di altezza. Ma per ora è solo sulla carta.

Sicuramente la Torre Dubai (Burj in arabo significa torre) sarà a lungo la nuova attrazione dell'emirato. Centosessanta piani divisi tra appartamenti, hotel e uffici, il Burj Dubai conterrà oltre mille abitazioni raggiungibili grazie a 57 ascensori ultraveloci: nove metri al secondo. La quantità di alluminio utilizzato per costruirlo equivale a quella di cinque superjumbo A380, mentre gli oltre 28mila pannelli di vetro che compongono il rivestimento esterno sono sufficienti a coprire 14 campi di calcio.

Sono stati utilizzati 330mila metri cubi di calcestruzzo e 31.400 tonnellate di acciaio per superare l'altezza di 800 metri e la cima del grattacielo è visibile a 95 chilometri di distanza. All'interno troveranno spazio 1.044 appartamenti e 49 piani dedicati ad uffici, oltre all'Armani Hotel. Per raggiungerli è stato installato un sistema di ascensori che non ha paragoni al mondo. Nessun ascensore arriverà direttamente al 160° piano. Ognuno servirà differenti tipologie di utenti: alcuni saranno dedicati agli uffici, altri agli appartamenti, altri ancora all'Armani Hotel. Sono previsti piani intermedi nei quali gli utenti dovranno cambiare ascensore per raggiungere la loro destinazione, al 43°, al 76° e al 123° piano. Qui ci sono le lobby con ampi spazi ma anche divani e poltrone, chioschi e altre amenità per intrattenere gli ospiti. Nel corpo centrale del grattacielo è installato l'ascensore principale, che raggiunge i 504 metri di altezza: l'ascensore con il tragitto più lungo al mondo alla velocità di nove metri al secondo. Un altro apparecchio tocca i 637 metri di altitudine. Altri ascensori a due piani raggiungono i 10 metri di velocità al secondo.

Il Burj Dubai è la costruzione più importante del Downtown Burj Dubai, un nuovo quartiere sulla Sheik Zayed Road che comprende il Dubai Mall con i suoi 1.200 negozi, 30mila appartamenti, nove hotel, 19 torri residenziali e un boulevard largo 73 metri e lungo tre chilometri e mezzo. Il progetto non è ancora del tutto terminato.

Ecco i numeri più importanti del Burj Dubai

160 - i piani del grattacielo

4,1 - i miliardi di dollari impiegati per costruire il Burj Dubai

95 - la distanza in chilometri dalla quale il grattacielo è visibile

124 - il piano sul quale è stata costruita la più alta terrazza del mondo

160 - il numero delle camere degli hotel nel grattacielo

49 - il numero dei piani dedicati agli uffici

57 - il numero degli ascensori installati

504 - la distanza in metri percorsa dall'ascensore principale

1.044 - gli appartamenti costruiti all'interno del grattacielo

3.000 - i posti auto nel parcheggio sotterraneo

31.400 - le tonnellate di acciaio utilizzate per la struttura del Burj Dubai

28.261 - i pannelli di vetro che compongono il rivestimento esterno

15.000 - i litri di acqua raccolti dal sistema di raffreddamento del grattacielo che verranno utilizzati per irrigare i giardini della costruzione

12.000 - gli uomini impiegati ogni giorno per costruire il grattacielo nei periodi di lavoro più intenso

3 gennaio 2010

 

 

 

E nella torre debutta il super hotel Armani:

un "angelo custode" per ogni cliente

di Angelo Mincuzzi

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3 gennaio 2010

"Dai nostri archivi"

Dubai inaugura il grattacielo più alto del mondo per esorcizzare la crisi

Tutti i numeri della torre dei record

A Dubai inflazione da Armani

Saldi, continua la corsa Prime multe ai commercianti

L'edificio più alto del mondo e il debutto carico di dubbi

 

DUBAI - Nessuna foto, nessuna indiscrezione, tutto coperto dal segreto più assoluto. Il primo Armani Hotel che sorgerà all'interno del Burj Dubai sarà inaugurato soltanto a marzo ma fino ad allora la parola d'ordine è: riservatezza.

Il 2 dicembre, in occasione dei festeggiamenti del 38° anniversario della nascita degli Emirati Arabi, pochi vip di Dubai hanno potuto partecipare a una pre-inaugurazione dell'hotel e osservare come sarà il primo cinque stelle disegnato da Giorgio Armani, quello che precederà gli alberghi già previsti a Milano, Londra e New York. Il giorno dopo, però, la location e gli arredi sono stati smontati per consentire di proseguire i lavori che saranno completati solo tra due mesi.

L'Armani Hotel di Dubai occuperà fino all'ottavo piano del grattacielo, mentre le suite saranno ospitate al 38° e 39° piano. Centosessanta stanze, cinque ristoranti, una spa, l'Armani Privè e gli spazi Armani Fiori, Armani Dolci e Armani Galleria sorgeranno su più di 40mila metri quadrati del Burj Dubai. L'arredamento sarà quello minimalista di Armani Casa.

Ma ciò che farà dell'Armani Hotel una particolarità nel panorama alberghiero di Dubai sarà la filosofia particolare che lo caratterizzerà. In che modo? Ecco come vivrete - sulla base delle indiscrezioni raccolte a Dubai - la vostra esperienza nel Burj Dubai.

La prenotazione. Dopo aver riservato la vostra camera per il periodo previsto, riceverete un'email dal personale dell'hotel. Sarà firmata dal vostro "angelo custode", l'uomo che si prendera personalmente cura di voi durante tutto il vostro soggiorno e vi aiuterà a risolvere i vostri problemi.

L'arrivo. Il vostro "angelo custode" sarà lì ad aspettarvi all'aeroporto di Dubai e con un'auto dell'hotel vi porterà immediatamente a destinazione. Niente taxi o vetture noleggiate, nessun rischio di perdersi nel traffico della Sheik Zayed Road.

L'albergo. Rimarrete stupiti. Nessuna reception all'ingresso, nessuna coda per registrarvi. Il vostro "angelo custode" vi accompagnerà direttamente nella vostra camera e si informerà sulle vostre necessità.

I servizi. Avete bisogno di rilassarvi nella Armani Spa? Nessun problema. Il solito "angelo custode" sarà provvisto di un palmare attraverso il quale si informerà della disponibilità della struttura, anche se siete arrivati nel cuore della notte. E così per qualsiasi altra cosa: l'inseparabile palmare sarà lo strumento attraverso il quale, in tempo reale, l'"angelo custode" effettuerà prenotazioni al ristorante o qualsiasi altra cosa desideriate.

Il personale. Seicento addetti provenienti da 16 paesi diversi lavoreranno nell'hotel. La loro assunzione è stata il frutto di un attento processo di selezione. Agli indiani, che solitamente lavorano negli hotel di Dubai, sono stati favoriti thailandesi, cinesi, moldavi, europei dell'est ma anche italiani e personale proveniente dagli altri paesi dell'Unione europea.

Le abitudini. Le vostre abitudini saranno attentamente osservate per rendere più piacevole il vostro soggiorno. Piccole attenzioni ma considerate importanti nella filosofia Armani. Nel cestino della frutta che trovate in camera gusterete solo le ciliegie, sorvolando sulle mele o sulle banane? Il giorno dopo troverete ciliegie, il vostro frutto preferito, e non banane annerite. Siete abituati a dormire con un solo cuscino e a trasferire gli altri sulla portona vicina, come vi accade sempre in qualunque hotel? La sera successiva troverete sul letto soltanto il vostro cuscino e non dovrete ripetere la stessa, noiosa operazione. E ancora. Utilizzate un tipo specifico di shampoo e di bagno schiuma? La prossima volta che tornerete a Dubai troverete il prodotto della stessa marca che usate solitamente. Il personale dell'albergo è addestrato a registrare ogni vostra abitudine e a esaudirla in anticipo.

Il ritorno. Alla fine del soggiorno sarà il vostro "angelo custode" a evitarvi il check out. La vostra carta di credito sarà registrata nel suo palmare e riceverete un'email al ritorno nella vostra città. Le tariffe? Si aggireranno attorno ai 600 euro per notte, inferiori a quelle del Burj Al Arab, l'hotel sul mare a forma di vela. La scelta è stata quella di non esagerare sul prezzo. Che è competitivo rispetto agli altri cinque stelle dell'emirato. Del resto, è lo stile di Re Giorgio.

3 gennaio 2010

 

 

L'OSSERVATORE ROMANO

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